giovedì 26 gennaio 2012

Emanuele Filiberto


Il principe non cerca più moglie [forse]. Ora cerca lavoro. Da martedì 31 gennaio Emanuele Filiberto sarà il protagonista de "Il principiante" su Cielo, un nuovo format che lo vedrà alle prese con impieghi "normali".  
Vi serve un dog sitter? un pizzaiolo? un netturbino? L'Ema c'è!

In un'intervista che sembra un po' la posta del cuore "Dillo al savoiardo" io e il principino del principato del paese che non c'è parliamo del format, di "My name is Earl", e di quanto il Filiberto (non) coronato abbia voglia di tornare sul palco dell'Ariston [con appello disperato a Morandi annesso].

Avete 4 minuti liberi? press play and stay tuned!

martedì 24 gennaio 2012

Nicola Savino

                                

Volenti o nolenti domani sera parte l'Isola dei Famosi, nona edizione nona, gente.

Quest'anno 10 vecchie glorie dell'isola si sfideranno all'ultima noce di cocco per arrivare più magri che mai alla vittoria finale.

Se sei naufrago, lo sei per sempre, s'era detto. Ma se sei conduttore, puoi sempre svoltare su altri "cieli" (Ventura docet). Quest'anno infatti al timone dell'isola c'è Nicola Savino (psst: lo sapete che si mette delle lenti a contatto verdi? No? Beh, lo fa).


 Se volete avere qualche anticipazione sul cast e sul regolamento (che prevede, tra le altre cose, la suddivisione dei vip [?] in eroi ed eletti), press play and stay tuned!



  Nicola Savino by GraceSomehow

mercoledì 18 gennaio 2012

Vasco Brondi

Chiacchierata registrata con tale Vasco. Brondi naturalmente.
Who else?
 Minidisco, grande tour, la speranza che proprio non ha, Sanremo [!] e un sacco di altre radiostorie alla vigilia dela doppia data al Magnolia di Segrate (a due passi e un aeroporto da Milano).

C'eravamo abbastanza parlati..


Vasco Brondi by GraceSomehow

martedì 17 gennaio 2012

Claudio Bisio


Gente, gentaglia e gentildonne, abbiamo un'anteprima!
Domani uscirà in 800 sale Benvenuti al Nord, sì quello con Bisio e Siani.

Sì, quelli che già ci avevano regalato (su vaga ispirazione francese) Benvenuti al Sud.

Io l'ho visto e ve lo iperconsiglio. Non vi fidate? Beh, molto brutto da parte vostra. Prima di andare a raccogliere i cocci del mio cuoricino infranto, il film ve lo faccio raccontare direttamente da Claudio Bisio.

Jump the photobomber and press play!


Claudio Bisio by GraceSomehow

martedì 10 gennaio 2012

Andrea G. Pinketts



Voi Pinketts l'avete letto [spero vivamente] e visto [se vi va] in tv nei panni di inviato a Mistero, la famigerata trasmissione ormai cult di Italia1.

Ma l'avete mai sentito parlare di cinema? Forse sì, ma io no.

 In un'intervista breve perchè "estorta", come quasi tutte le mie chiacchierate registrate, Pinketts ci parla di cowboys, televendite e Paolo Sorrentino, rispondendo alle domande di una radiostagista che l'ha intercettato durante la presentazione del suo ultimo libro "Depilando Pilar".

Per sentire due persone che parlano, ma una di loro è Pinketts,qui sotto c'è un player. E un play arancione. Enjoy.


Andrea G. Pinketts by GraceSomehow

Tap Dogs!


Fanciulle ed estimatori del genere maschile in generale, ho una grande notizia per voi: i Tap Dogs sono tornati in Italia. Perchè? c'erano già stati? Assolutamente sì, questa compagnia di ballerini di tip tap made in Australia è a piede libero worldwide da ben 15 anni.

If it doesn't ring a bell, leggete e vi sarà dato.

Ebbene, la tournèe dei Tap Dogs torna a far TipTap(pa) in Italia. Più precisamente a Milano, al Teatro Nuovo di Piazza San Babila dal 10 al 15 gennaio. Dunque la prima è stasera ma la radiostagista coi tacchi più affilati del web, può già raccontarvi qualcosa di questo show perchè si dà il caso che oggi pomeriggio ci sia stato uno showcase...


Tanto per cominciare dovrei dirvi che la Compagnia nasce nel 1995 a New Castle, cittadina a nord di Sidney, che questi muscolosi fanciulli si sono portati a casa ben 11 riconoscimenti internazionali e che il progetto, ideato dal coreografo Dein Perry, prende le mosse dall'intuizione di rappresentare attraverso la danza il lavoro degli operai australiani. Ma io un articolo così non lo leggerei, e, a costo di leggermi da sola, vi racconto cosa ho visto di davvero interessante:

muscoli (me ne aspettavo di più, a dire il vero), rimmel (perchè sì, alcuni dei ballerini sfoggiano delle ciglia da far invidia a Bambi) e batterie. Batterie? certo. Due fanciulle dalla terra dei canguri (Lyndsay & Catriona [ehi, vi giuro che si chiama così! ndr] insomma, due biondissime e tintissime donzelle decisamente più tap che tip, danno il loro contributo al ritmo casinaro scandito dai piedi taccati dei ballerini con due fragorosissime batterie. Quello che non ti aspetti è che le donzelle stiano in una specie di impalcatura di metallo che viene calata dal soffitto durante lo show per la gioia dei vostri timpani e se siete maschietti, dei vostri occhi.

La scenografia è minimale ma appena appare qualcosa, che sia un'asse di legno, una scaletta a pioli o una bottiglia di plastica biodegradabile, state certi che qualcuno ci salterà sopra. Rumorosamente. Per 80 minuti senza intervallo. Agli spettatori delle prime file verrà dato un impermeabile all'ingresso perchè durante lo spettacolo potrebbero essere raggiunti da schizzi d'acqua. Giuro che di questo non so nulla, sto semplicemente citando i cartelli all'entrata del teatro [se non vi disturbano gli spoiler, date un'occhiata al video postato in fondo all'articolo]. 

Mentre li guardavo on stage pensavo a quanto dovesse essere un incubo portarli al parco da marmocchi. Non che i marmocchi mi piacciano particolarmente, ma già che c'ero, e che avevo un microfono, alla fine del numero, ho chiesto ad uno di loro quanto e come si fosse preparato per diventare bravo come è ora e soprattutto quante volte avesse rischiato la vita anche da piccolo a furia di saltellare come un canguro su e giù per New Castle. James ride per glissare sulla seconda "domanda" e mi racconta che dietro ad ogni show c'è un duro allenamento (ma dai?  ndr) perchè niente è lasciato all'improvvisazione, ogni singolo movimento è stato calcolato e provato sotto la supervisione del coreografo Dein Perry. L'australiano mi racconta anche che a ridosso dello show il training può durare fino a 9 ore di fila, mentre quando la data è ancora lontana bastano "solo" 3 o 4 orette quotidiane. Già.
Il buon James metterebbe nella lista delle persone che lo ispirano (sì sono gggiovane e parlo come facebook) Fred Astaire e -rullo di tamburi- Dein Perry, ma precisa che ogni ballerino ha i suoi miti danzerecci. Tra i quali secondo me ci sarà anche un'insospettabile Raffaella Carrà. No così, son supposizioni..

Non siete milanesi ma siete comunque arrivati a leggere fin qui? Prima di tutto, grazie. Poi già che ci sono, eccovi un piccolo "premio": qualche centinaio di righe fa vi ho nominato una certa Catriona e so che ve la ricordate [la batterista bionda, suvvia]. Ebbene, tal donzella in shorts di jeans e top con le frange (sì, direttamente dagli anni 90, all'incirca) mi ha elencato le prossime TipTap(pe): se avessi l'audio ve le farei sentire con la sua pronuncia, ma visto che sarebbe carino che ci capiste qualcosa, eccovi qui le prossime destinazioni di questo bel gruppetto di casinari: Lugano (17-18/01), Genova (20-22/01), Padova (24-25/01), Gorizia (26/01), Napoli (28-29/01), Roma (30/01 - 4/02), Assisi (6-7/02), Bologna (8-9/02) e Firenze (10-12/02). Ah, dimenticavo: biglietti disponibili da 30 a 40 euro e, come vi accennavo, se prendete posto nelle prime file, avrete un impermeabile "in omaggio".


Per concludere: se, come me, siete più per il witty talk on & off stage, non perdetevi comunque i Tap Dogs! vi assicuro che anche l'happy feet ha il suo perchè...

lunedì 9 gennaio 2012

Vasco Rossi


Il Blasco ci racconta "Questa storia qua". Da domani, martedì 10 gennaio, il dvd sulla storia del [fu?] rocker di Zocca ci aspetta (minacciosamente secondo alcuni) in tutti gli stores d'Italia. La pellicola era stata presentata fuori concorso al Festival di Venezia (che del resto era stato aperto da "Box Office 3D" della voce della supponenza Ezio Greggio). Ma ecco come la "Testa di Zocca" per eccellenza ha presentato il suo nuovo (capo)lavoro: "Il film è molto poetico e racconta la terra dove sono nato e cresciuto, la sua influenza su di me e sulla rockstar Vasco Rossi. Ho avuto un’infanzia felice e un’adolescenza fantastica. Poi, con la patente e la macchina a 18 anni, finalmente la libertà. Dalla pillola al rock’nRoll, da Elvis ai Rolling Stones, dai segnali di fumo al telefonino, dalla radio alla televisione a colori, dalle chiacchiere al bar a Facebook. Eccoci qua. Un universo in un bicchiere di vino". "Questa storia qua", uscito in 200 sale cinematografiche in contemporanea con la presentazione a Venezia, si chiude col brano "I soliti" (sì quello in cui Vasco-not-to-impress-you-but ci assicura di saper prendere al volo occasioni come fossero piccioni). Per la regia dobbiamo ringraziare [?] Sibylle Righetti e Alessandro Paris, ma la chicca più gustosa ci arriva da immagini di repertorio: una messa scritta e cantata da un Vasco Rossi giovanissimo eseguita con un coro di ragazzi. Benedetto, cotto e mangiato.